Quante possibilità ci sono che, un ragazzo umbro (io) – di ritorno da Reggio Emilia, una fredda domenica sera di fine gennaio, attraverso BlaBlaCar, alla stazione centrale di Bologna – dia un passaggio a:
- un altro umbro che ha organizzato un suo concerto e che ha passato Capodanno in un piccolo paesino del Salento;
- un ragazzo pugliese che, si scopre, è originario proprio di quel paesino del Salento, che è amico di chi ha invitato il ragazzo del punto 1, e anzi: ci ha giocato a PaintBall durante le vacanze?
Chi è il matematico che mi calcola, per cortesia, le probabilità?
Perché le possibilità che questa relazione si dia nella realtà è vicinissima allo “zero”; e tuttavia si è resa visibile, facendoci gridare alla carrambata moltiplicata!
(Per riassumere e far capire: metto il mio viaggio su BlaBlaCar, mi prenotano questi due ragazzi, in modo distinto. Arrivo alla stazione, con un colpevole ritardo, e salgono in macchina Andrea – insieme ad una sua amica – e Davide. Andrea, scopro, ha organizzato un nostro concerto quest’estate in un posto fighissimo vicino al Lago Trasimeno, e si ricordava bene della serata e di tutto il resto – anche se non mi aveva riconosciuto dalla foto che ho sul profilo di BBC; Davide ha giocato a PaintBall con Andrea in questo piccolo paesino del Salento a Capodanno, attraverso conoscenze incrociate. Ma loro, probabilmente, si erano giusto presentati in quell’occasione.)
Ho lasciato tutti e tre a Perugia, intorno alle 22, e poi da solo sono tornato a casa (che dista circa 60km dal capoluogo). Mentre guidavo – con la radiocronaca di Napoli-Palermo in sottofondo, pensavo che se avessi letto questa cosa in un romanzo avrei storto il naso di brutto, bollandola come un’ingenuità mostruosa dell’autore.
E invece la vita ha molta più fantasia di noi. O forse, le cose impossibili lo sono realmente solo per chi non ha la voglia di vederle altrimenti.